lunedì 12 maggio 2014

La paglia come materiale da costruzione

La scelta della paglia è vantaggiosa per molteplici motivi. Essa presenta un livello bassissimo di energia grigia inglobata, infatti è uno scarto della produzione agricola.
Anche se attualmente la paglia è principalmente pressata in balle rotonde, ci sono sufficienti macchine imballatrici inutilizzate per balle di piccola taglia che potrebbero servire per riportare le balle alla forma e dimensione per l’impiego in edilizia.
Nella produzione agricola in Italia, la paglia è disponibile in grandi quantità, basti pensare che si è stimato che anche solo un terzo della paglia prodotta annualmente sarebbe sufficiente a isolare circa 500.000 abitazioni da 100 mq. Adoperando questo materiale si abbattono i consumi energetici che sono inevitabilmente necessari per i materiali da edilizia, inoltre essa, analogamente al legno, durante la sua crescita assorbe CO2 dall’ambiente, incrementando così in tutto il suo ciclo la sostenibilità ambientale.  Inoltre si limiterebbe la parte di scarto che non verrebbe utilizzata; questo è particolarmente valido per la paglia di riso che non viene nemmeno utilizzata per il bestiame. La filiera di produzione potrebbe inoltre dare un nuovo impulso a filiere in difficoltà e ricomporre i forti legami che dovrebbero esserci tra tecnologie costruite e risorse del territorio.

La paglia è costituita dalla parte tra la radice e la spiga degli steli di grano, segale, orzo, avena o piante fibrose (lino, canapa, riso) dopo la trebbiatura.
La paglia è una risorsa rinnovabile naturale che cresce grazie alla fotosintesi clorofilliana sfruttando energia solare, acqua e minerali della terra. È formata da cellulosa, lignina e silice e possiede una pelle idrorepellente cerata. Contrariamente infatti al fieno, essa non può provocare allergie.  La paglia che viene impiegata per l’edilizia deve comunque rispondere ad alcuni criteri e avere definite caratteristiche rispetto a densità, umidità, presenza di altri vegetali all’interno, al fine di garantire gli standard fisici/meccanici necessari.
La paglia ha una conducibilità termica bassa e con spessori pari a 35 cm (cioè la dimensione standard di una balla) permette di raggiungere valori di trasmittanza dell’involucro sufficienti a rientrare tra gli edifici passivi (consumo minore di 15kWh/m2a e trasmittanza media dei componenti opachi di 0,1 W/m2K).

Caratteristiche balla di paglia:
Densità: 120 kg/m3
Resistenza al fuoco: classe F90
Classificazione del materiale B2: normalmente infiammabile
Coefficiente di conducibilità termica: 0.0456 W/mK
Resistenza a compressione: 10 KN/m2

La paglia garantisce elevati standard di benessere igro-termico e acustico all’interno degli ambienti.
È un materiale traspirante; è preferibile infatti accoppiarla e rivestirla con materiali che hanno la stesse capacità in modo da agevolare il passaggio dell’umidità ed evitarne la formazione all’interno.
La resistenza al fuoco, nei termini prescritti per le costruzioni, è garantita solo con la finitura di intonaco di calce e di terra raggiunge REI 90.
La paglia rappresenta non solo ha alte capacità di isolamento termico ma anche acustico. Test austriaci hanno dimostrato che è possibile raggiungere un abbattimento di 55dB.



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